Vertebrocifoplastica
Claudio Lamartina
IX Congresso Internazionale S.I.R.E.R. - “Il Rachide Lombare”
Cappella Ducale di Palazzo Farnese - Piacenza 30 settembre - 2 ottobre 2004
Responsabile della II Sezione di Chirurgia Vertebrale - Istituto ortopedico Galeazzi - Milano Italia
Sebbene il trattamento più frequente in caso di cedimento vertebrale in osteoporosi sia tuttora basato su riposo, antidolorifici e tutori esterni, in caso di grave sintomatologia algica resistente al trattamento conservativo è indicata la tecnica della vertebroplastica con polimetilmetacrilato (PMMA). La tecnica da noi impiegata prevede, sotto controllo scopico in sala angiografica per via transcutanea, l’iniezione di PMMA all’interno del corpo vertebrale collassato, generalmente attraverso i due peduncoli, in anestesia generale o locale. Il corpo vertebrale dovrebbe essere riempito con la massima quantità possibile di cemento (in media 5-6 cc), ma anche minori quantità danno ottimi risultati clinici (figura 1 vertebra caudale). Grande attenzione deve essere prestata onde evitare una fuoriuscita del PMMA nello spazio discale, nei vasi o peggio nel canale spinale. Questa ultima evenienza, può teoricamente essere causa di gravi complicanze neurologiche. I risultati ottenuti a breve termine (netta, rapida remissione del dolore) sono molto soddisfacenti.
Quando è indicata la riduzione, se il cedimento vertebrale risale a meno di 2-3 mesi la cifoplastica può dare buoni risultati. La riduzione della cuneizzazione avviene mediante l’introduzione trans peduncolare nel corpo vertebrale di un palloncino riempito sotto pressione di un liquido radiopaco. Il palloncino crea una camera dentro la quale viene introdotto il cemento poco fluido, riducendo così il rischio di stravaso (figura 1 vertebra craniale).
(Figura 1. Cifoplastica nella vertebra craniale, vertebroplastica nella caudale)

Quando la cuneizzazione è marcata e di vecchia data, la cifoplastica non è indicata e va considerata la possibilità della lordoplastica secondo Heini. Questa tecnica di recente introduzione, consente in casi selezionati di ottenere la riduzione di cuneizzazioni severe e di vecchia data. La riduzione si ottiene mediante leva sulle vertebre contigue dopo rinforzo delle stesse con cemento; ottenuta la riduzione si rinforza la vertebra cuneizzata (figura 2).
(Figura 2. Lordoplastica)

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