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Bioingegneria e diagnostica: analisi posturale
Autore: Maurizio Cheli
Data:

Bioingegneria e diagnostica: analisi posturale

 

Maurizio Cheli

 

IX Congresso Internazionale S.I.R.E.R. “Il rachide lombare”

Cappella Ducale di Palazzo Farnese - Piacenza 30 settembre - 2 ottobre 2004

 

La bioingegneria da anni sta sviluppando sistemi di analisi posturale per la valutazione della statica e

della dinamica di pazienti con patologie lombari.

 

Attualmente sono presenti sul mercato medicale sistemi in grado di:

 

  • analizzare la statica della regione lombare mantenendo il paziente in posizione seduta ed in

posizione eretta: questi sistemi sfruttano sistemi di rilevazione di tipo ottico (telecamere o

fotocamere) e di tipo pressorio (vengono monitorate le pressioni plantari nei vari distretti del

piede mediante dei tappeti sensorizzati);

 

  • analizzare la dinamica del passo: in questi sistemi il paziente viene fatto camminare su un

tappeto sensorizzato e vengono valutate le variazioni e le distribuzioni delle pressioni plantari

durante il cammino. Un ausilio aggiuntivo può essere dato dall’uso di telecamere che riprendano

la fase di deambulazione;

 

  • analizzare la dinamica di un qualsiasi movimento nello spazio: questi sistemi forniscono

all’utilizzatore delle informazioni sulla posizione nello spazio dei vari segmenti corporei, con

possibilità di effettuare valutazioni sulla disomogeneità di un particolare gesto.

 

Tutti questi sistemi possono essere coaudiuvati da una rilevazione elettromiografica della muscolatura

lombare, in modo da avere una completezza di informazioni che permettano di capire dove e come

intervenire con degli interventi correttivi.

 

La tecnica elettromiografica ha dato, quindi, la spinta per la realizzazione di sistemi in grado di

coinvolgere il paziente nel percorso riabilitativo, fornendogli la possibilità di apprendere e di correggere

autonomamente la propria postura; in questi casi, infatti, il paziente prende coscienza della propria

sistuazoine grazie a delle informazioni che le apparecchiature riabilitative gli forniscono in modo

estremamente comprensibile ed attua dei meccanismi di compensazione delle anomalie posturali,

cercando di assumere una postura quanto più simmetrica possibile.

 

La possibilità che le stesse apparecchiature per acquisizione elettromiografica possano anche erogare

delle correnti eccitomotorie, fornisce l’opzione della correzione forzata. (applicando quindi la teoria della

stimolazione elettrica funzionale. FES).

 

La bioingegneria sta attualmente cercando di concentrare queste tecniche in sistemi di analisi e

trattamento ottici ⁄ propriocettivi ⁄ elettromiografici che siano commercialmente alla portata di ogni

operatore, mettendo chiunque nella condizione diapprovvigionarsi di sistemi che devono

necessariamente far parte del parco di attrezzature che ogni riabilitatore deve avere.