Evidence Based Medicine
applicata allo studio delle patologie lombari
1.Roberto Padua, 2.Emilio Romanini, 3.Gustavo Zanoli
IX Congresso Internazionale S.I.R.E.R. “Il rachide lombare”
Cappella Ducale di Palazzo Farnese - Piacenza 30 settembre - 2 ottobre 2004
per il GLOBE, Gruppo di Lavoro Ortopedia Basata su prove di Efficacia
1. Divisione di Ortopedia, Osp. S.Giacomo, Roma - 2. Clinica Ortopedica, Università La Sapienza, Roma
3. Clinica Ortopedica, Università di Ferrara
Nei paesi occidentali il mal di schiena è una patologia molto frequente nella popolazione adulta,
soprattutto giovane; infatti, la sua incidenza annuale è massima fra la terza e la quinta decade. In
Svezia è stato stimato che quattro adulti su cinque hanno un episodio di mal di schiena nel corso della
loro vita e ogni anno un terzo della popolazione è affetto da questa sintomatologia. I dolori lombari
inoltre costituiscono una delle principali cause di assenze dal lavoro e di richieste di visite mediche e
indagini diagnostiche. In Italia, colpisce durante la vita circa l’80 per cento della popolazione. (Relazione
sullo stato sanitario del Paese, Ministero della Sanità, 2000). Esistono poi dati relativi alla Regione
Emilia Romagna che riguardano i ricoveri ordinari. Negli anni 1994, 1995, 1996, 1997 e 1998, il ricovero
DRG 243 (DRG medico – Disturbi del dorso) compare fra le prime dieci cause di ricovero, se si considera
la popolazione generale (Linee guida cliniche per la diagnostica e la terapia della lombalgia acuta e
cronica, Regione Emila Romagna, 2000).
A questa rilevanza clinica fa riscontro un notevole interesse scientifico, non solo in termini quantitativi
(ci sono più di 10 riviste specificatamente dedicate al rachide sul database Medline e la parola chiave
“spine” identifica un numero di pubblicazioni 10 volte superiore alle parole chiave “knee”, “shoulder”,
“hip”) ma anche qualitativi (l’autorevole rivista “Spine” è quella con il più alto impact factor tra le
pubblicazioni ortopediche).
Nonostante la grande mole di lavoro svolto e il bagaglio di conoscenze scientifiche accumulato,
persistono differenze consistenti nelle indicazioni e nella scelte dei modelli e delle tecniche chirurgiche
non solo in paesi diversi, ma anche all’interno di una area geografica ristretta.
Cosa giustifica una tale variabilità? Al di là di considerazioni socio-culturali, e delle pressioni del
“mercato”, la scelta non dovrebbe essere guidata in primo luogo dalle conoscenze scientifiche sulla
materia?
In questa situazione l’Evidence-Based Medicine (Medicina Basata su Prove di Efficacia o EBM) e
l’Outcomes Research, che rappresentano l’avanguardia “metodologica” della ricerca clinica, possono
fornire indicazioni utili per interpretare ed eventualmente correggere la variabilità della pratica clinica,
orientando la scelta a favore delle metodiche più efficienti.
La presentazione partirà proprio dagli aspetti metodologici che sono alla base della interpretazione dei
risultati nelle patologie muscoloscheletriche e passerà successivamente in rassegna le evidenze in tema
di patologie lombari basandosi sulle revisioni sistematiche Cochrane e sulle linee guida già esistenti in
alcuni paesi per arrivare ad analizzare alcune delle novità più significative, soffermandosi in particolar
modo sui risultati del lavoro svolto dai gruppi di lavoro dell’azione COST B13 dell’Unione Europea, che
sta per giungere alla formulazione delle prime linee guida europee sul mal di schiena acuto e cronico e
che saranno la base di future linee guida nazionali o di futuri aggiornamenti di linee guida già esistenti.
Approfondimenti
Padua R, Romanini E, Zanoli G: L’analisi dei risultati nella patologia dell’apparato locomotore. Guerini e associati, Milano, 1998
e_Musk. EBM in musculoskeletal pathologies. Zanoli G, Strömqvist B, Padua R, Romanini E editors. Acta Orthop Scand Suppl 2002 (in press)
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