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La Scoliosi
Autore: Pieremilia Lusenti
Data:

La scoliosi

 

Definizione:

 

è una deformazione tridimensionale della colonna che associa un’inclinazione laterale sul piano

frontale, una rotazione vertebrale sul piano orizzontale ed una modificazione incostante sul piano

sagittale.

 

Atteggiamento scoliotico:

 

deviazione laterale interamente riducibile in posizione supina, senza gibbosità e radiologicamente senza

rotazione.

 

Incidenza:

 

la frequenza di curve superiori ai 30º è del 4‰; curve superiori ai 10º siritrovano nel 7% della

popolazione.

 

Classificazione:

 

si distinguono le forme idiopatiche o di origine sconosciuta (80%) e le forme secondarie.

 

In base alla sede si individuano: scoliosi dorsali, dorso-lombari, lombari e doppie maggiori.

 

In base all’età di comparsa, parliamo di scoliosi: neonatali-infantili (fino ai 3 anni); giovanili (dai 4 anni

alla pubertà); dell’adolescenza (dalla pubertà alla maturità ossea).

 

Bilancio di una scoliosi:

 

anamnesi familiare ed anamnesi personale.

 

Bilancio clinico:

 

a bambino spogliato, peso, altezza e valutazione della colonna sul piano frontale e sagittale.

 

Bilancio radiologico:

 

serve per documentare la statica del rachide; la misurazione delle curve; le eventuali malformazioni o

distrofie, il grado di maturità ossea; la riducibilità delle curve.

 

Trattamento ortopedico:

 

si trattano le scoliosi evolutive (con un peggioramento superiore ai 5º evidenziato in due bilanci

radiologici successivi) e le scoliosi superiori ai 25º in periodo di crescita. Il trattamento consiste in: ortesi

gessata ( per curve > 35º e rigide) indossata per 4 settimane dall’adolescente e sostituita da ortesi

mobile polivalve (lionese) o altra ortesi a seconda del tipo di curva.

 

Fine trattamento:

 

fine crescita staturale per curve < 30º; a un anno e mezzo dopo la fine della crescita per curve > 30º.

 

Casistica:

 

sono stati considerati 1193 pazienti rivisti almeno a due anni dalla fine del trattamento. Di questi 159

hanno iniziato il trattamento a Risser 0, 103 con curve > 45º.

 

Risultati:

 

il 98,5% delle curve evolutive < 45º ha evitato la chirurgia con stabilizzazione dell’angolazione; delle 103

curve trattate con angolazione iniziale > 45º, il 15% è giunto alla chirurgia; le curve che hanno

dimostrato la maggiore evolutività sono quelle toracolombari, le più difficili da stabilizzare.