Linee guida CECV per i fisioterapisti
Trattamento ortopedico conservativo con ortesi polietilene
bivalve
Ft. Christine Hérodote, Dott. Pieremilia Lusenti, Prof. Francesco Schiaffonati
Indicazioni all’ortesi
Instabilità lombari dolorose che non rispondono ai comuni trattamenti fisioterapici, lombalgie acute, in
assenza di deficit in pazienti che, per ragioni lavorative, non possono sospendere l’attività.
Principi dell’ortesi
· Scarico discale
· Equilibrio dell’asse occipitale (presa del calco in leggera trazione con mentoniera)
· Equilibrio dell’assetto sul piano sagittale
· Limitazione e stabilizzazione della colonna lombare
· Ergonomia del rachide: obbliga il paziente ad effettuare la flessione degli arti anziché quella del
tronco
Caratteristiche dell’ortesi
· Ortesi costruita su modello di gesso positivo e negativo con impronta in sospensione, composta
da due valve una anteriore e una posteriore, sovrapposte lateralmente per consentire una più
marcata rigidità laterale, permettendo così l’utilizzo di materiale di piccolo spessore (3 mm in
lastra prima della termoformatura).
· Allacciatura laterale mediante cinturini in velcro e passanti in plastica e acciaio in numero
adeguato.
· Materiale utilizzato polietilene vergine ad alta densità dello spessore di 3mm in lastra.
· Eventuali cuscinetti di spinta in schiuma di polietilene o pneumatici.
· Il protocollo applicativo standard consiste nell’utilizzo il più possibile (notturno escluso) il primo mese, per poi passare secondo indicazione medica all’utilizzo part time 4 ⁄ 6 ore die.
 
Obiettivi
Consentire la ripresa dell’attività lavorativa al paziente lombalgico (ortesi attiva). Il rachide è protetto
ed il paziente così come il terapista lavorano in sicurezza e previa riabilitazione specifica svezzamento e
ripresa di un’attività fisica.
Cartella clinica e dati di rilievo
Dalla cartella si desumono: età del paziente, precedenti anamnestici, lavoro-sport
Epoca e modalità di insorgenza del dolore, sede e caratteristiche di questo ultimo, evoluzione,
associazione o meno di altri sintomi (parestesie, deficit di forza, ….)
Posizioni che riacutizzano o che attenuano il dolore, trattamento eseguito.
Protocollo riabilitativo
Prima dell’impronta valutazione:
· della mobilità del rachide
· del tono muscolare globale
· delle tensioni, tendenza al flesso delle anche e⁄o ginocchia, contratture con eventuale
· associazione di tecniche di massoterapia e respirazione
· gestione del disagio psicologico, illustrazione del problema e programma riabilitativo.
In ortesi
Gestione del corsetto:
· Autonomia nell’indossare l’ortesi
· La stringe correttamente, come facilitare l’indosso e valutare le difficoltà del paziente.
Valutazione dell’ortesi:
· Efficacia e correttezza delle prese
· Corretto orientamento del tronco (Asse Occipitale alineato,e simmetria nel piano
sagittale)
· Comfort dell’ortesi
· Aderenza al protocollo
· Come sedersi, come piegarsi, come eseguire i gesti della comune attività quotidiana

Tempi indicativi
· Durante il primo mese di trattamento il più possibile nell’arco della giornata.
· Successivamente graduale svezzamento fino a 4 ore die entro il quinto mese per arrivare a fine
trattamento (6 mesi) ad indossare l’ortesi al bisogno.
In periodo di svezzamento:
· Modalità di svezzamento
o Ridurre di 3h ogni 15gg il porto dell’ortesi fino a completo svezzamento diurno.
o Mantiene l’ortesi la notte e 2 ore dopo la pratica dello sport
o Dismissione notturna nel corso dell’anno.
· FKT
o Rinforzo simmetrico isometrico e isotonico in potenziamento della muscolatura.
o Mantenimento e attuazione posizioni corrette e propriocettiva
|